Tratto da Bresciaoggi del 20 maggio 2019
È stato un Trofeo Nasego di altissimo livello quello che per due giorni ha animato la valle del Savallese. Dopo aver assegnato il titolo tricolore del «Chilometro verticale», che in campo femminile ha visto laurearsi campionessa italiana la camuna Valentina Belotti, ieri mattina oltre 300 atleti hanno lottato per la conquista della maglia tricolore messa in palio per la specialità delle Lunghe Distanze. In quella che con ogni probabilità è risultata la più grande corsa in montagna mai disputata in Italia per lo svariato numero di campioni che si sono allineati al via, regina e re di Casto sono stati incoronati la keniana Lucy Wambui Murigi e lo scozzese, capitano della nazionale inglese della corsa in montagna, Andrew Douglas. Lo scudetto tricolore del cuneense Martin Dematteis, portacolori della camuna Corrintime, permette alla corsa in montagna bresciana di essere ancora protagonista, nonostante l’altissimo livello della competizione abbia fatto si che il due volte campione del mondo della specialità, il valsabbino Alessandro Rambaldini, finisse solo decimo. In campo femminile altra cuneense sugli scudi: Erica Ghelfi, con la sebina Barbara Bani ottava assoluta e quarta nel campionato italiano. Gli organizzatori dell’ABCF Comero, coadiuvati dal perfetto supporto offerto da Alessandro Scolari e Giorgio Bianchi e dal loro collaudatissimo staff, sono stati capaci di allestire una manifestazione perfetta da ogni angolazione la si volesse inquadrare. Una corsa di altissimo livello, da università della cosa in Montagna, un’organizzazione impeccabile che ha saputo far fronte a due giorni pessimi dal punto di vista meteorologico eppure risultare ugualmente inappuntabile. LO SCOZZESE Andrew Douglas, quinto il giorno prima nel «Vertical», ha rotto subito gli indugi portandosi all’attacco. Il francese Julien Rancon e il keniano Robert Surum si mettono al suo inseguimento, ma Douglas risulterà essere imprendibile. Sui 21 chilometri e mezzo del tracciato Douglas non ha mai un cedimento e davanti alla Chiesa di Famea giunge in perfetta solitudine con il nuovo record della corsa in 1h35’37”, reggendo al ritorno di Cachard, Surum e Rancon. Quinto assoluto ma primo fra gli azzurri e quindi premiato con il tricolore, è giunto il portacolori della Corrintime di Darfo, Martin Dematteis. Sesto il marocchino Elazzaoui Elhousine, poi Gabriele Bacchion (Tornado), il trentino Alberto Vender (Valchiese), l’altra Dematteis, Bernard (Corrintime) e decimo l’ottimo Alessandro Rambaldini, che correndo sempre con i primi, ha dimostrato di essere sulla strada giusta per prepararsi al meglio per gli impegni con la nazionale. Vittoria scontata invece in campo femminile per Lucy Wambui Murigi, con il podio completato dall’Irlandese Sarah McCormack e dalla piemontese Erica Ghelfi. Ottava Barbara Bani (Free Zone) per cui vale lo stesso discorso legato alla nazionale fatto per Rambaldini. Tricolori Master per Donata Torcoli (Lumezzane, Master C) e Nives Carobbio (Paratico, Master B)
Folco Donati