tratto da: “www.corsainmontagna.it
E’ stata finalmente annunciata la World Cup 2021 (LINK) . L’anno del rilancio dopo la Pandemia passa per un calendario fittissimo che prevede ben 12 gare e per la prima volta la suddivisione in 3 specialità tecniche: Long, Classic ed Uphill. Alla fine un solo vincitore ed una sola vincitrice del prestigioso globo di cristallo, ma sulla strada verso la finalissima sarà spettacolo puro !
La scelta di WMRA è chiara e per molti versi condivisibile: allargare il fronte, sia per offrire una vetrina più ampia alla Corsa in Montagna Internazionale sia per tutelare la manifestazione nel caso di, possibili, plausibili e prevedibili, strascichi dell’emergenza. Se vi saranno difficoltà a viaggiare e se qualche tappa dovrà nuovamente saltare, c’è la concreta speranza di poter in ogni caso celebrare la World Cup 2021.
I numeri ed i keyfacts sono importanti: 8 diverse nazioni coinvolte, 12 Località Ospitanti per 16 gare complessive, suddivise in 3 categorie denominate secondo le labels Long Mountain, Short Uphill e Classic Mountain
Si stimano oltre 10’000 atleti partecipanti totali, uniti dal filo della tradizione ma anche dell’innovazione, perchè in questa Coppa del Mondo c’è la storia delle gare monumento, ma ci sono anche tante affascinanti novità.
Si parte a giugno con il doppio appuntamento della Broken Arrow, vertical e skyrace, solo una settimana dopo esordio della tappa polacca dei monti Tatra.
A luglio entra in scena la classic, con un calendario intenso: il mito del Grossglockner e l’attesissimo appuntamento francese del Nid d’Aigle, al cospetto del Monte Bianco. Chiusura del mese con il ritorno in Polonia, ancora sulle Tatra Mountains, per una dura Skymarathon.
Agosto con poche ma significative prove: Il clash titanico come sempre rappresentato dalla Sierre Zinal e poi si vola in Cekia per la Krkonoski Half.
Settembre è sulla carta il mese decisivo e più intenso con ben 5 gare e l’ ingresso trionfale dell Italia : doppio round alla Nasego, nella nuova collocazione del 4 e 5 settembre, poi la prima volta della Spagna con il week end della Canfranc-Canfranc. Conclusione del tour de force settembrino nella magnifica Puglia Salentina, il trofeo Ciolo.
Per decretare i vincitori altri tre appuntamenti : quello doppio di Zumaia, nei Paesi Baschi, e poi la Grande Finale, nel tempio del Vertical : la Chiavenna Lagunc.
Come sempre il sistema prevede bonus che premiano la partecipazione ed un ulteriore jackpot di punti in occasione della gara finale di Chiavenna. Per vincere la coppa del mondo di corsa in montagna non basta un giorno da leoni. Serve duttilità tecnica, grande qualità, tenacia, costanza e capacità di soffrire nelle immancabili giornate di difficoltà.
Alla WMRA ed ai comitati organizzatori aderenti spetta il compito di fare si che ne valga la pena. Sognamo una World Cup con gli atleti al centro ed un sistema rimborsi e montepremi che possa dare un senso alla stagione dei mountain runners, solo così cresceremo e saremo pronti per le sfide del mondiale unico.
Il link al regolamento: QUI
Copia incolla dal 2020, questo volevano ABCF COMERO ed ASD MADONNA DELLA NEVE LAGUNC, organizzatrici della Nasego e del KV Chiavenna-Lagunc, e questo hanno ottenuto: confermate in calendario di World Cup, si può dunque brindare all’inizio della grande avventura !!!
L’industrioso centro a cavallo tra Valtrompia e Valsabbia ed il km verticale dei record, Casto e Chiavenna, tappe di un programma imponente che le vede snodo cruciale.
Non sono sole, l’Italia presenta anche la suggestiva prima volta del Trofeo Ciolo.
Scopriamo qualcosa in più sulle tappe italiane :
ABCF Comero ha rilevato dalla precedente organizzazione la gestione del Trofeo Nasego, gara di circa 21 km con 1300 D+ che dal capoluogo di Casto porta gli atleti alla contrada di Famea dopo aver accarezzato la Valle Trompia nel comune amico di Lodrino ed aver sfidato l’ascesa al rifugio Nasego, posto vicino alla spettacolare Corna di Savallo, cima famosa anche per le scalate in ferrata. Casto è un comune dalla grande tradizione industriale ed artigianale, che alla vocazione produttiva ha abbinato una ferrea volontà di lavorare per l’ambiente e per il benessere dei propri abitanti. Il comune è autosufficiente a livello energetico grazie ad un eccezionale sistema di pannelli solari che soddisfa il fabbisogno della popolazione ed ha permesso di coprire i costi di svariati servizi al cittadino oltre che ridurre le imposte. Da qualche anno con la storica gara del Trofeo Nasego si corre lo spettacolare Vertical Nasego, che prevede l’ascesa diretta da Casto capoluogo alla Corna di Savallo.
ASD ATLETICA CAPO DI LEUCA ha un simbolo, anzi due: lo spettacolare Fiordo Marino del Ciolo ed il proprio vulcanico presidente (ed atleta) Luca Scarcia. Immaginare il Mountain running sui tratturi antichi che si inerpicano tra le rocce che cadono a strapiombo nel Mare blu della Puglia è il capolavoro di Gian Luca , della sua Famiglia, e del suo Team. Il Fiordo Naturale del Ciolo, con la sua aurea di leggenda dettata dalle grotte (dette appunto delle Ciole, le gazze ladre in dialetto salentino) e dallo spettacolare ponte della litoranea che unisce le due sponde, rappresenta lo scenario unico ed il biglietto da visita indimenticabile di questa new entry nel calendario della World Cup. Un track bellissimo e tecnico, ricco di storia (si incontrano sul percorso le Pajare, costruzioni contadine del passato realizzate in pietre a secco), natura incontaminata e panorami spettacolari, Risalendo dal Mare per raggiungere il suggestivo borgo di Gagliano del Capo, con la possibilità di rituffarsi in discesa in un circuito spettacolare. Il Ciolo ha già ospitato una Youth Cup, un Mondiale Master, ed un Italiano Master, dimostrando capacità organizzative eccellenti e confermando con forza la fattibiltà di coniugare il Mountain Running Classic con lo spettacolo del Mare.
ASD Chiavenna Lagunc è il risultato di oltre mezzo secolo di passione e lavoro organizzativo per Chiavenna e per la famiglia di Nicola Del Curto, artigiano locale che nelle baite Lagunc ha radicate le proprie origini. Nata come tradizionale gara di sola salita si è evoluta nel tempo e dai primi 2000 grazie al percorso, interamente naturale, è stato dettagliatamente verificato e si è provveduto all’omologazione ufficiale con uno studio ingegneristico e successivamente con il riconoscimento FIDAL quale primo esempio di KM Verticale. Qui si sono realizzate le migliori prestazioni al mondo sul dislivello senza ausilio di bastoni, culminate nei primati attuali di Bernard Dematteis (30’27” nel 2013) e di Andrea Mayr ( 35’40” nel 2018) e qui la passione del territorio ha portato alla nascita anche dell’altra gara organizzata in città dal gruppo KV Lagunc, il Valbregaglia Trail che si corre ogni aprile e che lega Italia e la confinante Svizzera in un trail da 42 km molto affascinante. Ma è Chiavenna tutta che crede nella corsa in montagna, con la gara storica delle Marmitte dei Giganti che continua il proprio percorso storico.