La competizione festeggia i vent’anni con un’edizione mai così ricca di campioni del mondo che promette grande spettacolo: attesi tutti i top del ranking mondiale e le superstar che hanno fatto la storia della disciplina.
Due gare per rimescolare la battaglia al vertice
Casto, 31 agosto 2021_ Il mondo della corsa in montagna è in fermento per il Trofeo e il Vertical Nasego, tappe della World Cup di Corsa in Montagna e prova unica che assegnerà i titoli italiani di Corsa in Montagna Lunghe Distanze, pronte a partire il prossimo 4 e 5 settembre e che riuniranno in Valsabbia e Savallese i top del ranking e le superstar di questa disciplina. Tante le sfide al vertice come quella tra l’americana campionessa del mondo in carica Grayson Murphy, per la prima volta in assoluto in gara in Europa, che finalmente incontra Andrea Mayr, l’atleta con più successi all’attivo nell’ambito della corsa in montagna, e il tentativo del leader di classifica, l’italiano Henri Aymonod, di resistere agli attacchi degli inseguitori, tra i quali Cesare Maestri.
Vent’anni di “Nasego”: l’adrenalinica e tecnica gara di corsa in montagna festeggia la data tonda diventando, insieme al più giovane Vertical, una delle gare di World Cup e meta ancora più ambita dai migliori del mondo. E i campioni non hanno tardato a scrivere il proprio nome sulla starting list di questa edizione, pronta ad offrire il livello più alto mai raggiunto nella storia del Trofeo.
I CAMPIONI E LE SFIDE
Il gotha della corsa in montagna si ritroverà per mettersi alla prova in quelle che si preparano ad essere due gare spartiacque per la definizione dei al vertice della classifica mondiale. Tanti campioni e tante sfide nella sfida che impegneranno gli atleti lungo il percorso tra Casto e Famea: il Vertical – 1 km verticale di adrenalina pura, una sfida contro se stessi dal fondo valle alla spettacolare corna di Savallo – e il Trofeo Nasego – 21 km attraverso vallate verdeggianti, corsi d’acqua, strade montane e sentieri. In palio non solo punti importanti per scalare la classifica ma un podio prestigioso.
Da seguire con attenzione soprattutto i duelli in campo femminile che daranno vita ad un evento stellare. La campionessa del mondo in carica Murphy Grayson (USA) gareggia per la prima volta in una competizione europea e, sempre per la prima volta, si ritrova faccia a faccia con la regina dei vertical, l’austriaca Andrea Mayr, sei volte campionessa del mondo di corsa in montagna, quattro volte vincitrice della coppa del mondo e quattro volte del titolo europeo, detentrice del record mondiale femminile di km verticale senza ausilio di bastoni, stabilito nel 2018 alla Chiavenna-Lagunc.
E ci sarà battaglia anche ai vertici della classifica di World Cup tra le keniane Joyce Njeru, la nuova stella della corsa in montagna, prima nel ranking mondiale, e Lucy Murigi, attualmente al 3° posto, tallonate dalle italiane Alice Gaggi (6°) e Lorenza Beccaria (8°), da Sarah McCormack, campionessa in carica alla Nasego e dalle sorelle Ghelfi, Erica e Francesca, che dopo aver dominato per gli ultimi due anni la scena italiana cercano una conferma in campo internazionale.
Tra gli uomini la sfida verticale è tutta italiana tra Henry Aymonod, il leader della classifica maschile di World Cup e 1° nel ranking mondiale, che dovrà difendere la sua indiscussa imbattibilità dagli inseguitori e in particolare dalla voglia di rivincita del connazionale Tiziano Moia, che si è visto sfilare la vittoria in volata negli ultimi campionati italiani. Anche loro saranno al via per lanciarsi alla conquista di punti importanti in Coppa del mondo.
L’altra grande sfida vede protagonista nel Trofeo Nasego l’italiano Cesare Maestri, argento all’ultimo campionato del mondo 2019, che incontrerà nuovamente il ceco Marek Chrashina, bronzo in carica, e l’eritreo Petro Mamu, vincitore di 1 World Cup, 1 mondiale, 1 Sierre Zinal e tutte le grandi classiche europee. A contendersi la vittoria anche i keniani di Run2Gether Gikuni Ndungu (3° in classifica wc) e Timothy Kimutai Kirui, e lo stesso Aymonod, che dopo il Vertical proverà anche la lunga distanza alla ricerca di un doppio risultato importante e i punti che potrebbe permettergli di ipotecare la stagione.
Ma sono ancora tanti i nomi che hanno scelto la Nasego per un’edizione di altissimo livello: Zak Hanna, Timothy Beçan (6° in classifica wc attuale), Sandor Szabo (2° in classifica wc attuale), gli astri nascenti italiani Luca Merli, Marco Filosi, Alberto Vender, Lorenzo Cagnati e Daniel Pattis, più tanti veterani provenienti da 18 Paesi diversi.
IL VERTICAL E IL TROFEO NASEGO
“La Nasego” è un evento relativamente giovane al cospetto di altre gare della tradizione italiana della corsa in montagna ma in pochissimi anni, grazie ad una qualità organizzativa di livello assoluto e ad importanti investimenti di tutto il tessuto produttivo di Casto e Frazioni, è diventata una delle più attese dagli atleti di tutto il mondo. È più di una gara, si tratta di un vero spettacolo sportivo, un’occasione per gli atleti amatori di sfidare se stessi e correre fianco a fianco con i grandi campioni, per il pubblico di partecipare alla due giorni di festa tra appuntamenti dedicati alla cultura sportiva e conviviali.
Circa 21 km e mezzo per 1330 metri di dislivello positivo: sono questi i numeri del Trofeo Nasego. Dopo la partenza dal centro di Casto, la prima parte è molto veloce, ricca di saliscendi su strade bianche e larghi sentieri tra le Ferrate, la frazione di Alone ed il Ponte Vrenda. Da qui inizia “un’altra gara”, con la lunga salita che passando per Valgrande e Piazze porta al Gran Premio della Montagna del Rifugio Nasego, fino al 2014 traguardo del vecchio format di gara. Dai 1300 metri del Nasego gli atleti saranno chiamati ad una impegnativa discesa che in meno di 4 km li porterà al traguardo di Famea. Stessa partenza per il Vertical, introdotto nel 2016: dalla via principale di Casto la lunga salita porta fino alla Corna di Savallo, a 1436 metri sul livello del mare, dopo un’ascesa di 1000 metri percorrendo 4.3 km su strade, mulattiere e sentieri di montagna.
GLI EVENTI
Non solo World Cup, quello del Trofeo Nasego sarà un weekend all’insegna della corsa in montagna, per raccontarne la storia e il futuro attraverso le voci e le imprese dei grandi protagonisti di ieri e di oggi. Il 4 e 5 settembre la Valle Sabbia ed il Savallese diverranno l’ombelico del mondo per gli appassionati del trail running: atleti elites, top di classifica e tante superstar provenienti da 18 Paesi diversi si sfideranno nel Vertical e lungo il percorso de “La Nasego”, una vera full immersion alla scoperta di questa disciplina attraverso i tanti appuntamenti che riempiranno tutto il weekend. Ospite d’eccezione sarà la giovanissima azzurra pluricampionessa Under 23 Nadia Battocletti, reduce da un ottimo settimo posto nella finale dei 5000 metri di Tokyo. Con lei anche il padre Giuliano, leggenda del running italiano, insieme per raccontare il sogno olimpico.
La corsa in montagna sarà protagonista anche dei tanti appuntamenti che animeranno tutto il weekend. Ad aprire gli eventi, nella serata di venerdì 3 agosto, sarà una suggestiva cerimonia che svelerà il monumento dedicato alla gara, una realizzazione in acciaio che riproduce in dimensioni umane lo storico Trofeo assegnato ai vincitori.
Nel pomeriggio di sabato 4, al termine delle premiazioni del Vertical, la consueta conferenza stampa con i campioni protagonisti riservata della Nasego, la gara regina che andrà in scena domenica e che sarà trasmessa anche live streaming sulla pagina facebook ufficiale.
Sarà la mezzofondista azzurra Nadia Battocletti l’ospite d’onore di questa edizione, che nella serata di sabato salirà sul palco di Famea con il papà Giuliano, anche lui leggenda del running italiano. Nadia, reduce dalle Olimpiadi di Tokio, e da un record del mondo Under 23 nei 2000 metri, seppur giovane ha già scritto il suo nome negli annali della corsa in montagna vincendo, tra le altre, la Youth World Cup del 2017. Con lei si parlerà delle sue vittorie, dei suoi allenamenti ma anche del sogno olimpico della corsa in montagna e della dignità tecnica di questa disciplina, che molti campioni del fondo e mezzofondo hanno praticato da giovani e nella loro costruzione.
Una sorpresa chiuderà la serata: realizzato dal videomaker Ivano Bonetti, un cortometraggio racconterà la storia dei primi 20 anni del Trofeo Nasego, con immagini d’archivio e interventi di vari protagonisti.
Per tutto il weekend una gigantesca tensostruttura (autorizzata dagli enti locali e dalle forze dell’ordine, nel rispetto dei protocolli Covid) sarà allestita nel Centro Sportivo di Famea e ospiterà un grande palco con ledwall, sui quali verranno proiettate le immagini delle due gare e dove verranno celebrate le premiazioni, oltre ad un bar sempre aperto per gustare i piatti tipici della tradizione bresciana come i Casoncelli ed il celebre Spiedo.
IL TERRITORIO
Nella provincia “alta” di Brescia, Casto è un piccolo comune che riunisce caratteristici borghi ai piedi delle montagne lombarde. Qui, dove fiorisce la tradizione industriale e artigianale, la corsa in montagna fa parte della cultura: in passato andare a piedi fino al “villaggio“ era un’attività quotidiana, così come affrontare le vette per cacciare il cibo, per lavorare i campi, per tagliare la legna, e farlo nel modo più veloce era una necessità. Oggi la passione per lo sport e per la corsa si è trasformato anche in una missione, quella di lavorare per l’ambiente e per il benessere dei propri abitanti che ha reso Casto un esempio virtuoso e unico. Il comune è autosufficiente a livello energetico grazie ad un eccezionale sistema di pannelli solari che soddisfa il fabbisogno della popolazione ed ha permesso di coprire i costi di diversi servizi al cittadino oltre che ridurre le imposte.
Trekking, escursionismo e arrampicata sono le principali attività outdoor che ogni anno attraggono i turisti e gli appassionati, così come le fresche acque del Lago d’Idro.